LA FRITTATA E’ FATTA, ANZI RI-FATTA, E PURE SENZA PAPA …

Roma, 31 dicembre 2019

Purtroppo ancora una volta le previsioni si sono rivelate esatte: sulla questione relativa alle posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità artt. 17 e 18 previste dal contratto collettivo integrativo, l’Amministrazione si è ridotta ancora una volta all’ultimo giorno e ancora una volta si è resa responsabile di una situazione di incertezza e tensione.

Alla faccia degli scioperi fatti, dei presidi e delle nostre doglianze.

L’ennesima pantomima inscenata dall’Amministrazione che non ha recepito nessuna istanza di riforma legata a tali posizioni né a livello strutturale – organizzativo, né a livello economico.

Assistiamo alla corsa di potere diffuso rappresentato dal sistema POER (sotto la spada di Damocle della Corte Costituzionale) dove in alcuni casi vi sono 2 persone da dirigere presso l’ufficio di appartenenza, senza tanto curarsi del sistema di valutazione e di merito, quello è applicato sistema organizzativo ai comuni mortali, e senza curarsi dell’efficacia di tale sistema organizzativo.

Ci si dimentica, che le responsabilità rimangono in capo all’ultimo funzionario dell’ ufficio periferico.

Crediamo senza dubbio che debba essere richiesto l’intervento del ministro Gualtieri almeno quando avremo contezza di chi sarà il Direttore dell’Agenzia .

Bisogna lanciare un messaggio chiaro e forte nei confronti dell’Amministrazione e del Governo (Ministro Gualtieri in primis):

  • BASTA con i pasticci e con le pezze a colori fatte e pagate dai dipendenti!
  • BASTA con l’atteggiamento passivo e remissivo di tacita accettazione di un livello di governance e di organizzazione non idoneo!

Probabilmente ci sarà di nuovo mobilitazione, ma stavolta facciamoci spiegare quale sarà il programma che hanno in mente, altrimenti ci ritroveremo con altri carichi sulle spalle e senza un più un centesimo di fondo integrativo, un carico di lavoro da svolgere con tante responsabilità e migliaia di comandanti, magari inutili.

Confintesa Funzione Pubblica, per prima e con serietà, già nella scorsa tornata di confronto contrattuale (triennio 2016-2018), aveva presentato un’ipotesi di riordino della classificazione professionale sulle tre aree (previste per legge) inserendo una Area Quadri. Oggi tale richiesta si presenta più forte che mai anche alla luce dei falliti tentativi di rivedere l’ordinamento professionale con l’ARAN.

Certamente anche ai nostri vertici sarebbe utile sostenere questa ipotesi, visto che andrebbe a normare in modo finalmente inattaccabile un quadro organizzativo che non riesce a trovare una continuità normale.

Vi terremo aggiornati.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

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