IL BASTONE E LA CAROTA di un’Amministrazione senza bussola…

A seguito del mancato rinnovo-rifinanziamento degli ex art 17 e 18, e del conseguente “vuoto” organizzativo cui si è sopperito con l’abuso dell’istituto delle deleghe di firma (accettate da alcuni colleghi perché in posizioni di fragilità, in quanto in distacco da altre sedi o perché abbindolati da nuove “fumose promesse”), riteniamo opportuno chiarire ulteriormente la nostra posizione.

Facciamo un passo indietro e ricordiamoci perché siamo arrivati a questo punto.

Nel 2007 molte delle sigle sindacali sottoscrissero un accordo decidendo che i capi-team:

  • sarebbero stati retribuiti con i soldi di tutti i lavoratori (con il FUA);
  • sarebbero stati pagati (alcuni) anche il doppio di altri in quanto “più meritevoli”;
  • sarebbero stati scelti con colloqui gestiti unilateralmente dall’Amministrazione e senza trasparenza!

I veleni di quell’accordo negli anni si sono propagati in tutta l’Amministrazione generando un clima di sospetti, timori e divisioni che ancora oggi lacerano le nostre strutture ed il personale.

Un capitolo a parte di questa tragica farsa riguarda l’ex Territorio in cui tali figure direttive o non sono previste affatto o sono in numero esiguo… anche se i numeri del personale permetterebbero la suddivisione in più reparti. Ad esempio, siamo alla situazione assurda e grottesca che in alcune soluzioni logistiche colleghi delle entrate e dell’ex territorio condividono il medesimo spazio fisico del front -office ma mentre per il responsabile di sala delle entrate era prevista fino a pochi giorni fa una remunerazione, per il suo omologo ex territorio nulla!

Figlia di queste ingiustizie e di questi veleni è la sfiducia e la mancata partecipazione di molti colleghi a questa protesta, che potrebbe sembrare più un palcoscenico per allontanare la memoria di questi errori che una vera efficace forma di lotta!

Di certo non ce la sentiamo di abbandonare i colleghi ex artt. 17 e 18 e lasciarli in balia di un’Amministrazione che fa la voce grossa con i singoli per celare l’estrema fragilità in cui si trova nel breve periodo evidentemente priva di una visione di lungo respiro ma intendiamo andare avanti ed accettare solo una soluzione che sia risolutiva, per ora e per il futuro.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

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