CONFINTESA FP SCRIVE ANCORA ALL’AGENZIA

Prot. 67 – Coronavirus AGENZIA ENTRATE

Roma 12 marzo 2020 prot. 67

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Ernesto Maria Ruffini

entrate.segreteriadirezione@agenziaentrate.it

dc.risorseumaneeorganizzazione@agenziaentrate.it

e p.c. a tutto il personale

Oggetto: Misure urgenti per continua diffusione del COVID-19. DPCM del 11/03/2020

In ordine alle rinnovate misure di tutela della salute pubblica varate dal Governo in data 11/03/2020 a fronte dell’emergenza epidemiologia Covid-19, si sono ricevute numerose lamentele da lavoratori di Codesta Agenzia che stenta, con enorme difficoltà, a recepire con la massima urgenza le indicazioni riportate dall’art. 1 comma 6 del DPCM del 11/03/2020:

“Fermo restando quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.” 

Pertanto, in attuazione del citato DPCM, si chiede il superamento della nota n.ro 114419 del 6 marzo 2020 – Emergenza epidemiologica da COVID-19 -Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, disponendo una immediata modifica della direttiva, estendendo il beneficio del “lavoro agile” a tutto il personale esonerandolo dal rientro settimanale.

Vi è di più, si ricevono segnalazioni di sportelli aperti al pubblico, con accessi indiscriminati e privi delle indispensabili misure di sicurezza a garanzia della salute dei lavoratori, pertanto, fino ad oggi, tutte le indicazioni e prescrizioni, finora rese, da ultimo con la comunicazione del 12 marzo ’20 avente ad oggetto  “Emergenza epidemiologica da COVID-19 – Direttiva urgente” sono ritenute dalla scrivente O.S. assolutamente insufficienti a garantire il rallentamento della diffusione del virus ed espone i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate a inutili e dannosi contatti sia tra i colleghi che con l’utenza.

Ribadiamo che la situazione di emergenza necessita di immediata e radicale risposta disponendo la chiusura degli uffici al pubblico, dell’interruzione di ogni attività di controllo, garantendone la prosecuzione delle attività attraverso il lavoro agile e con presidi per le urgenze, con personale a rotazione ed utilizzo di telefono/PEC/e-mail per l’attività e lo scambio di informazioni tra personale ed utenza.

Il Ministro della Funzione Pubblica, in data odierna, ha precisato che: “le pubbliche amministrazioni, anche al fine di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa, nell’esercizio dei poteri datoriali assicurano il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa”.

La Costituzione garantisce il diritto alla salute, di tutti, la disciplina della prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro pertanto la S.V. sarà ritenuta personalmente responsabile per tutti gli eventi che si verificheranno a danno dei lavoratori, dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, per la malattia contratta per il regolare espletamento dell’attività lavorativa, in assenza delle indispensabili misure di sicurezza.

Si resta in attesa di urgente riscontro.

Il Segretario Generale
(Claudia Ratti)

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