Modulo segnalazione per problemi COVID 19 sui luoghi di lavoro
Prot. 77 AGENZIA ENTRATE Nota emergenza Covid 19_25.03.2020 (1)
Modulo segnalazione Confintesa fp
Roma, 25 marzo 2020 prot. 77
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
- Ernesto Maria Ruffini
Ai Direttori Centrali dell’Agenzia delle Entrate
Ai Direttori Regionali dell’Agenza delle Entrate
Ai Direttori Provinciali dell’Agenza delle Entrate
Ai Responsabili di Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità (POER)
Ai Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione
Ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Ai Medici competenti
Ai componenti delle Unità di Crisi COVID-19 (Centrale, Regionali e Territoriali)
e, p.c.
Ai lavoratori dipendenti dell’Agenzia delle Entrate
OGGETTO: EMERGENZA SANITARIA NAZIONALE COVID-19 – Prosecuzione delle attività istituzionali e delle prestazioni lavorative dei dipendenti dell’Agenzia – Obblighi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. n. 81 del 2008 – Responsabilità civile, penale e amministrativa.
Si prende atto che, fino ad oggi, nonostante le svariate richieste e/o diffide presentate anche dalla scrivente federazione, nel corso dell’attuale straordinaria situazione di emergenza sanitaria nazionale da COVID-19, la classe dirigente e non dirigente di codesta Amministrazione finanziaria ha deciso di non decidere:
- di assumersi la responsabilità di chiudere gli uffici dell’Agenzia modificando (come peraltro prevede la normativa) il regime ordinario di lavoro in smart working;
- di sospendere le attività istituzionali oramai divenute (a seguito dei vari provvedimenti emessi dal Governo, dai Ministeri competenti e da alcuni Presidenti di Giunte Regionali) non più essenziali e/o di pubblica utilità;
- di mandare a casa i dipendenti per salvaguardare la loro salute e quella dei loro familiari.
Non si può sottacere quanto segue.
Con le varie decisioni assunte sul territorio, anche in modo difforme, avete potuto decidere, nell’ambito del legittimo esercizio del vostro potere discrezionale, di auto-esonerarvi dal rischio di eventuali responsabilità derivante dalla chiusura, in via precauzionale, di una parte degli uffici centrali e territoriali dell’Agenzia, ma è di tutta evidenza che non potete decidere di auto-esonerarvi dalle responsabilità (penali, civili e amministrative) poste a vostro carico dalle vigenti norme in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. n. 81 del 2008).
Nello specifico, ci riferiamo ad alcuni degli obblighi previsti dagli articoli 3 (Campo di applicazione), 18 (Obbligo del datore di lavoro e del dirigente), 36 (Informazione ai lavoratori) e 43 (Disposizioni generali), del D.Lgs. n. 81 del 2008, le cui violazioni comportano, ai sensi degli articoli 55 (Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente), 56 (Sanzioni per il preposto) e 58 (Sanzioni per il medico competente), pesanti sanzioni di natura penale (l’arresto) e amministrativa (l’ammenda), per non parlare poi delle eventuali ulteriori responsabilità di natura penale derivanti dalla violazione degli articoli 437 (Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro) e 451 (Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro) del codice penale, nonché di natura civile e amministrativa derivante dalla violazione degli articoli 2087 (Tutela delle condizioni di lavoro) e 2049 (Responsabilità dei padroni e dei committenti) del codice civile.
In relazione a quanto sopra, si rappresenta che alla scrivente pervengono continuamente segnalazioni, da parte dei dipendenti, di comportamenti e/o provvedimenti adottati da alcuni dirigenti (Centrali, Regionali e Provinciali) assolutamente non rispondenti alle disposizioni di legge sopra richiamate e alle direttive (interne) impartite dal Direttore Generale (in particolare con le note prot. n. 128334 del 12.03.202 e prot. n. 138696 del 20.03.2020), ad esempio (a mero titolo esemplificativo):
- a) in alcuni casi non risulta che siano state fornite ai lavoratori adeguate informazioni, circa le misure adottate dai datori di lavoro e dai responsabili della sicurezza, per contenere l’emergenza epidemiologica in corso;
- b) in altri casi non risulta che siano stati forniti ai lavoratori, da parte dei datori di lavoro, i dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, prodotti detergenti per le mani, tipo gel disinfettanti negli ingressi e detergenti all’interno dei servizi igienici);
- c) in molti casi risulta che, nonostante siano state fornite chiare e precise indicazioni sulle misure da adottare, con riferimento ai rientri del personale in lavoro agile con prestazione “indifferibile senza necessità di presenza”, alcuni dirigenti e/o responsabili di unità organizzative continuano a prevedere il rientro del personale presso gli uffici dell’Agenzia in assenza di specifiche e formali disposizioni di servizio, previste anche per consentire agli stessi lavoratori di poter comprovare, in caso di controlli da parte delle autorità competenti, il motivo del loro spostamento nel percorso casa – lavoro – casa;
- d) in alcune aree regionali (ad esempio Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana), nonostante le misure adottate con ordinanze da parte dei Presidenti delle Giunte Regionali, il personale, è addirittura costretto a raggiungere l’ufficio per i rientri e prima di accedere allo stesso non viene neanche sottoposto al controllo preventivo della temperatura corporea;
Insomma, e ci fermiamo qui per il momento, la confusione è tanta e la disomogeneità con cui i dirigenti, e i non dirigenti, dell’Agenzia hanno assunto e continuano ad assumere i loro comportamenti e le loro decisioni, non aiutano certo a rassicurare i dipendenti circa la reale tutela della loro salute e quella dei loro familiari.
Prendiamo atto che l’Amministrazione ha deciso di voler anteporre la continuità dell’attività amministrativa alla salute dei dipendenti, a dimostrazione, di quale sia la sensibilità dell’attuale classe dirigente nei confronti del personale.
Una cosa però sembra essere certa: quando tutto finirà, nei giorni, o mesi successivi chi ha seminato spine di sicuro non raccoglie le rose, e nelle varie Procure della Repubblica Italiana e nelle varie cancellerie delle autorità giudiziarie competenti, potrebbero fioccare tante denunce, esposti, segnalazioni e ricorsi, di ogni genere. Ricordiamoci, invece, che ci sono posti dove le rose nascono con l’amore, perché negarlo!
In relazione a quanto sopra, si
INVITA
- L’Amministrazione a chiudere definitivamente tutte le sedi riconoscendo lo smart working a tutti i dipendenti, fatto salvo la costituzione di un presidio ridotto da coprire a turno.
- Tutti i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, di segnalare alla scrivente O.S. tutte le problematiche riscontrate in questo periodo che ritengono meritevoli di attenzione e/o bisognose di chiarimenti. Le segnalazioni possono essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: entrate@confintesafp.it e verranno gestite dall’Unità di Crisi COVID-19, appositamente istituita dalla scrivente Organizzazione Sindacale.
Cordiali saluti.
Segretario Generale
(Claudia Ratti)