Prechiamata e video-chiamata migliorano i servizi …???
Di sicuro potrebbero aumentare solo i carichi di lavoro…
Si è conclusa questa mattina la seconda riunione di confronto, tra l’Amministrazione e le OO.SS., sul tema delle nuove modalità di erogazione dei servizi dell’Agenzia.
La riunione si è aperta con un intervento della neo direttrice centrale del personale (Caggegi), la quale ha fornito alcuni chiarimenti relativi alle nuove modalità di erogazione dei seguenti servizi di accoglienza degli utenti-contribuenti:- CUP in presenza e telefonico;- Richiamata da centralino;- Web Ticket;- Prechiamata su appuntamento (Callback);- Video chiamata.
Nel corso dell’esposizione sono stati toccati diversi punti critici correlati all’erogazione dei servizi in questione, come ad esempio la formazione. In pratica, è stato dato atto che, per poter assicurare un adeguato livello qualitativo dei servizi, è fondamentale garantire una adeguata formazione del personale, soprattutto con riferimento all’assistenza telefonica.
Per quanto riguarda la strumentazione, la direttrice ci ha anche informato che presso le Direzioni Provinciali è in corso la distribuzione di circa 11.500 nuovi pc, già collaudati, sui quali è già operativa la possibilità di attivare, attraverso il gestore di rete, il sistema di softphone, cioè la possibilità di effettuare una chiamata con lo stesso pc attraverso il collegamento con il telefono dell’ufficio.
Da ultimo, e non per importanza, è stato affrontato anche il tema legato al riconoscimento di una indennità per i colleghi che si dovranno occupare di tali nuove modalità di erogazione dei servizi, proponendo l’ipotesi di reperire i fondi necessari attingendo non dal fondo di front-officema dal Fondo 2020/2021, inserendo, ad esempio, la prechiamata come parametro aggiuntivo del CUP, considerando ad esempio tutti i CUP, anche quelli disdettati a seguito della prechiamata.
Come ConfIntesa abbiamo evidenziato che l’intento, per quanto lodevole, di voler offrire un nuovo modello di erogazione dei servizi, sempre più orientato al supporto informatico e alla digitalizzazione, si scontra purtroppo con la durarealtà organizzativa dell’Agenzia, caratterizzata da una forte carenza di organico, per cui, aggiungere ulteriori attività a quelle già svolte dal personale rischia di aggravare ulteriormente le condizioni di lavoro degli stessi. La nostra posizione è: Prima i diritti dei lavoratori, dopo possiamo parlare di tutto il resto.
In conclusione, la Direttrice centrale del personale si è riservata di acquisire dalla competente Divisione Servizi ulteriori dati e informazioni relative alle specifiche modalità di espletamento del servizio.
Verso fine mese dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) proseguire il confronto fra le parti.
Roma, lì 05 agosto 2021
Il Vice Coordinatore
(Salvatore Spina)