…. Fai rumore se il silenzio è innaturale….
Il silenzio è oro, ma non sempre si può tacere altrimenti sembra che ci sia accondiscendenza su tutto.
Ci riferiamo alla riunione di martedì 28 febbraio, nel corso della quale abbiamo rilevato che alcuni problemi riemergono sempre perché è mancata una vera programmazione e sensibilità sulla valorizzazione del personale in servizio. Le conseguenze di tutto ciò sono sotto gli occhi di tutti; si è generato un malessere diffuso fra i lavoratori che non giova a nessuno e se non si interviene subito con soluzioni definitive e immediate, lo stesso rischia di diventare veramente ingestibile.
In particolare, ci riferiamo alla situazione di disagio delle P.O. (posizioni organizzative) argomento del giorno. Negli ultimi anni il reclutamento delle stesse è stato gestito in modo approssimativo e confuso rispetto sia al loro numero, a volte eccessivo a volte carente, sia al numero di risorse necessario per costituire un team. Infine, non può sottacersi il caos che si genera ogni volta sulle risorse da destinare al loro finanziamento. Riguardo alla prossima scadenza ci sarà l’ennesima proroga, in attesa che vengano stanziate le risorse economiche che dovrebbero derivare dal risparmio sulle locazioni passive. Tale condizione graverebbe comunque sui lavoratori, in termini di probabili tagli di qualche sede lavorativa o sull’erosione del fondo dei lavoratori. In sostanza se non creeranno una serie di condizioni favorevoli la questione sarà ancora più complessa da gestire.
Passiamo ora alle proposte di Confintesafp
Sui criteri di selezione delle P.O. abbiamo chiesto di rimuovere il vincolo dei tre anni di permanenza nell’area, perché se lo stesso dovesse restare penalizzerebbe i colleghi che sono passati da poco dalla seconda alla terza area. E per loro sarebbe un’ulteriore beffa dopo aver atteso oltre vent’anni per passare nella famiglia dei funzionari.
Invece, per i lavoratori della seconda area, poiché non possono ricoprire il ruolo di P.O., riservata solo ai funzionari, abbiamo chiesto l’attuazione dell’art 54 del CCNL che prevede un’indennità per chi svolge compiti che comportano l’assunzione di specifiche responsabilità. Abbiamo chiesto che venga consentita a tutti la possibilità di crescita professionale ovvero di accesso alle posizioni di responsabilità secondo le modalità di selezione che l’amministrazione intenderà adottare.
Infine, abbiamo sollecitato l’Amministrazione a non sottovalutare i disagi connessi all’uso del mezzo proprio manifestati dai lavoratori in verifica esterna.
Sul nostro sito è possibile consultare anche la comunicazione trasmessa il 24 novembre scorso.
Il Coordinatore Nazionale
(Salvatore Spina)