Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: Regolamento di Amministrazione!
Si è svolto nella giornata di lunedì scorso l’incontro con il Direttore Kessler e il suo Staff, avente all’ordine del giorno il Regolamento di riorganizzazione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli.
L’incontro ha avuto un inizio inatteso dovuto alla presenza di alcune sigle sindacali non convocate, in quanto non firmatarie del CCNL 2016-2018; infatti, correttamente ed in rispetto del CCNL stesso e delle norme vigenti, l’Amministrazione ha convocato al tavolo solo le sigle firmatarie.
La mancata convocazione, che probabilmente è cosa buona e giusta solo quando riguarda gli altri, non è piaciuta a chi pensa di poter tutto e il contrario di tutto (firmo il Contratto vado ai tavoli, non lo firmo ma vado lo stesso).
Così dopo quasi due ore di tira e molla, minacce di occupare la sala e la riproposizione di tutto il repertorio visto e rivisto di chi tutela tanto se stesso e poco i lavoratori, l’incontro ha potuto avere inizio.
Il Direttore Kessler ha esposto il proprio pensiero sul futuro dell’Agenzia stessa che deve trovare il modo più corretto ed incisivo per dare il giusto valore e risalto alle proprie specificità e professionalità onde evitare di finire fuori “mercato”, di non essere cioè competitiva nei confronti di altre Amministrazioni che hanno tutto l’interesse ad assorbire le funzioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Quello che è stato mostrato alle OO.SS. presenti è sicuramente un progetto ambizioso, seppur nel solco di norme esistenti a partire dal Decreto Legge n. 95/2012 (convertito dalla Legge n.135/2012) che sancì l’incorporazione dell’Agenzia Autonoma dei Monopoli nell’Agenzia delle Dogane a partire dal 1 gennaio 2012, perché prevede l’attuazione delle predette norme.
Ambizioso soprattutto perché cambiare qualsiasi cosa nella Pubblica Amministrazione richiede tempi biblici e forse l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane tutto questo tempo non lo ha, così come non lo hanno tutte quelle Amministrazioni che pensano che nulla le possa scalfire senza rendersi conto che il mondo fuori corre e non è più disposto ad aspettare.
Si poteva “subire” le norme scegliendo l’incorporazione, ma si è scelto di fare altro e qui sta la vera sfida: sfruttare le norme, avvertire “l’aria che tira” sull’Agenzia, nello specifico, e sul pubblico impiego in generale, per ridare nuovi stimoli al personale, nuove prospettive di riappropriarsi dei propri compiti e del proprio ruolo, riorganizzando una struttura attualmente composta da doppioni, di uffici senza competenze e di competenze senza uffici, restituendo un ruolo ad ogni Direzione/Ufficio/Sezione.
Si è scelto di riarmonizzare il numero degli Uffici Dirigenziali con l’obiettivo di avere a disposizioni più POT, di portare le attuali 117 POERO a 180/200, si è scelto di avere un Logo solo, di avere nuove divise, di avere delle placche identificative dell’Agenzia, di dotarsi di autovetture con stemmi propri, di rendersi visibili al mondo esterno, insomma.
In poche parole si è scelto, attraverso la modifica dello Statuto e del Regolamento di Amministrazione, di ridare un Ruolo a questa Agenzia!
Certo non può bastare questo a dare certezze sul futuro ma siamo certi che o si gestiscono i cambiamenti o i cambiamenti gestiscono noi.
Nel corso dell’esposizione sono stati forniti alcuni numeri ma, dovendo il nuovo Regolamento passare per il Comitato di Gestione prima e l’approvazione del Ministro poi, preferiamo aspettare la conclusione dell’iter approvativo e successivamente analizzare i numeri reali.
Sulla carta il progetto attira sicuramente la nostra attenzione, sulla carta appunto, perché abbiamo fatto notare al Direttore come dietro quei numeri ci siano delle persone, dei colleghi sui quali non si devono riversare eventuali criticità di quanto deciso da qualcuno seduto ad una scrivania.
Sul territorio, nei porti o negli aeroporti, sui treni, in Comuni ad alto tasso di criminalità o nel paesino più sperduto a svolgere i propri compiti ci sono Uomini e Donne non POERO, POT, Capi servizio e quant’altro; a questi Uomini e Donne va data la certezza che non si sta giocando sulla Loro pelle, anche riguardo la possibilità di spostamento di sede a seguito della riorganizzazione, perché poi sono Loro a dover dare un senso a qualsivoglia riorganizzazione.
Il Direttore ci ha assicurato la massima attenzione verso il personale e che la possibilità di dover spostare di sede il personale sarà ridotta al minimo necessario e prevalentemente in forma volontaria, predisponendo un modulo attraverso il quale tutto il personale potrà esprimere il proprio interessa a spostarsi presso un’altra sede.
Ma di questo è presto parlare, tanti tavoli di confronto sui singoli provvedimenti ci aspettano e Noi di Confintesa FP vigileremo affinché dietro tante belle parole non si possano nascondere le solite “fregature” per cui alla fine a pagare razionalizzazioni, riorganizzazioni, ammodernamenti e quant’altro, non siano proprio i lavoratori di questa Agenzia.
Vi terremo costantemente informati sull’evolversi sullo stato dell’arte.
Coordinatore Nazionale Dogane
Walter Marusic