CARO MINISTRO E CARO DIRETTORE VI SCRIVIAMO…
Roma, 18/03/2019
Al Sig. Ministro
dell’Economia e Finanze
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
A tutti i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate
Dalla nascita del “nuovo modello Agenzia delle Entrate” sono state molte le sfide che si sono presentate e che l’Agenzia stessa, per merito del suo personale, ha affrontato e risolto positivamente per il sistema paese.
Negli anni l’Agenzia ha triplicato il dato relativo alle riscossioni, seppure a fronte di scarsissimi investimenti deputati alla formazione specifica, sempre obbligando il personale a rincorrere le necessità.
In questi ultimi anni ci sono stati aumenti significativi dei carichi di lavoro, con una età media dei lavoratori che si andava via via innalzando sempre più.
Le note dinamiche contrattuali e normative hanno bloccato per anni un adeguato ricambio generazionale, senza che per questo si sia ridotta la produttività richiesta al personale stesso.
Eppure, il fondo per il salario accessorio del personale continua a scendere ogni anno, anche quando l’Agenzia, per mezzo dei suoi lavoratori, ha raggiunto inaspettatamente (per gli altri!) obiettivi importanti.
I lavoratori dell’Agenzia hanno subìto pesanti caos normativi ed operativi portando a casa, nonostante tutto, risultati che hanno pochi eguali nel campo della Pubblica Amministrazione.
Voluntary Disclosure, accesso alla fatturazione elettronica per oltre 4 milioni di partite iva, sono state solo alcune delle ultime sfide che abbiamo accettato. E vinto. E questo soprattutto grazie all’impegno profuso dai lavoratori tutti.
Le performance ottenute non vengono apprezzate, eppure ben poche imprese o Pubbliche Amministrazioni raggiungono fatturati ed obiettivi come quelli richiesti all’Agenzia delle Entrate.
CONFINTESA FP è parte di questa storia, è e vuole essere dalla parte dei lavoratori, senza rispondere ad impostazioni ideologiche od interessi che non siano quelle dei lavoratori.
Chiediamo solo di guardare una realtà – la nostra realtà – e di riscoprire quei valori che contraddistinguono il lavoro quotidiano di tutti i lavoratori dell’Agenzia.
Chiediamo che per i meriti raggiunti, ai lavoratori venga riconosciuto quanto concordato.
Chiediamo che si possa investire sulla nostra Agenzia, in termini di risorse umane ed economiche, perché ogni giorno siamo chiamati a sfide sempre più ardue da raggiungere con le limitate dotazioni che ci vengono destinate.
E consentiteci la giusta indignazione quando con la destrezza del miglior Houdini ci fanno scomparire dal Fondo oltre 60 mln di euro.
Ma soprattutto ci aspettiamo che l’Agenzia delle Entrate, nei suoi massimi vertici, riscopra quei valori che hanno creato nei lavoratori attese poi scarsamente realizzate. E solo una risposta positiva dell’Agenzia alle nostre richieste, che sono le richieste dei lavoratori tutti, ci può consentire di rivedere la nostra posizione di estrema rigidità – sfociata nella proclamazione dello stato di agitazione.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE