E SI FANNO BELLI CON LE PENNE DEL PAVONE …

Un lavoro non è solo un lavoro. Dietro un lavoro ci sono gli uomini, e con essi la loro passione, il loro senso di appartenenza e, sicuramente, le difficoltà connesse. Lo stato di agitazione proclamato da Confintesa FP ha avuto sì come origine iniziale il mancato pagamento del salario accessorio 2016 e 2017, ma affonda le sue radici in un malessere molto più profondo.

Il malessere che da tempo pervade un gran numero di lavoratori; il deteriorarsi (fino quasi a scomparire) dell’orgoglio di appartenenza a questa Amministrazione; l’aver subito revisioni e miopi riorganizzazioni fino a snaturare il progetto iniziale di questa Agenzia, sembrano aver intaccato profondamente la nostra “mission” pubblica.

Lo stato di agitazione dei lavoratori, quindi, non si potrà concludere positivamente solo con la sottoscrizione di uno o più accordi, non basterà un piatto di lenticchie a colmare l’inadeguatezza economica e strutturale nella quale siamo sprofondati.

Chiediamo alla nostra Amministrazione uno scatto di orgoglio che riparta dall’ascolto dei lavoratori, dalle loro esigenze e dalle loro proposte e che possano insieme riportare la nostra Agenzia ai livelli che riteniamo le competano senza porre i lavoratori in ulteriore difficoltà.

Proponiamo, dunque, le seguenti iniziative che non si esauriscano in una sola giornata, ma possano durare più a lungo, costringendo i vertici dell’Agenzia ad iniziare un percorso di sano confronto con le OO.SS. che tenga conto di tutte le esigenze dei lavoratori, non solo di quelle economiche.

  • Assemblee continuative di 20 minuti ogni giorno in tutti gli uffici possibilmente in contemporanea;
  • Astensione dalle prestazioni di lavoro straordinario: ai lavoratori sono richieste sempre più prestazioni che raramente possono essere compiute correttamente durante l’orario ordinario di lavoro da un personale sempre più stanco e demotivato con organici ormai ridotti all’osso per i blocchi del turnover;
  • Astensione dell’utilizzo del mezzo proprio per procedere alle ispezioni e verifiche previste con uso esclusivo dei normali mezzi di trasporto, perché è compito dell’amministrazione fornire gli strumenti idonei al lavoro stesso;
  • Segnalazione alle strutture competenti di tutte le carenze e violazioni con particolare riferimento alle norme che tutelano la salute all’interno dei luoghi di lavoro, cui quotidianamente, e per assoluto senso di responsabilità, tutti i lavoratori dell’Agenzia soprassiedono per portare avanti il lavoro;
  • Perfetta osservazione della prassi e disposizione interne nel tenere in ordine le proprie pratiche ivi comprese l’indicazione della data di ogni passaggio intermedio dei firmatari atto a soddisfare i requisiti dell’anticorruzione firme. La priorità sarà data naturalmente alle pratiche in scadenza.         

Per tutti gli altri diritti chiediamo a gran voce che semplicemente venga rispettato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che è stato sottoscritto,

Questa è l’unica strada per tornare (anzi, ritornare) ad essere orgogliosi dei nostri ruoli e della funzione di primaria importanza che i dipendenti si trovano a svolgere, ma  che ci pare sbiadito nel corso del tempo.

Sbandierare gli ottimi risultati prodotti dall’Agenzia per i meriti e per i sacrifici dei lavoratori, senza riconoscere loro il giusto compenso ed il ruolo primario che svolgono è inaccettabile.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

                                                                          IL COORDINAMENTO NAZIONALE

E SI FANNO BELLI CON LE PENNE DEL PAVONE

 

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