FLASH 2020 N. 20 – Le linee guida del POLA … il “cassetto degli attrezzi” dei dirigenti
Lo scorso 16 dicembre il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha presentato le linee guida per la redazione del Piano Organizzativo del Lavoro Agile (il c.d. POLA) e lo ha fatto dicendo che “il POLA è lo strumento flessibile in mano alla dirigenza pubblica come una cassetta degli attrezzi per organizzare e valutare il lavoro in modo differente, aprendosi con coraggio anche al giudizio dell’utenza”.
Ebbene, abbiamo dato una sbirciata alla lista degli attrezzi che questa simpatica “cassetta” dovrà contenere e abbiamo già notato che la lista, forse, non è completa. Mancano secondo noi molti altri attrezzi.
Poco male, perché la legge [cioè l’articolo 263, comma 4-bis, del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (c.d. “Decreto Rilancio”) che ha modificato l’articolo 14 della legge n. 124 del 2015] ha previsto che, entro il 31 gennaio di ogni anno, le Amministrazioni pubbliche devono redigere il documento in questione sentite le Organizzazioni sindacali.
Pertanto, in attesa che arrivi il nuovo anno e la convocazione delle OO.SS., riteniamo utile riportare, a beneficio dei colleghi, un sintetico approfondimento sull’argomento.
Il POLA, tecnicamente, è un documento che:
- individua le modalità attuative del lavoro agile;
- prevede che almeno il 60% dei dipendenti possa avvalersi del lavoro agile, per le attività che possono essere svolte in tale modalità;
- garantisce che i dipendenti non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera;
- definisce le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale (dirigente e non), gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, della digitalizzazione dei processi e della qualità dei servizi erogati.
Il POLA farà poi parte di una specifica sezione del Piano della performance dell’Agenzia e sarà lo strumento attraverso il quale i dirigenti dovranno promuovere l’innovazione dei sistemi organizzativi, contribuendo in maniera determinante a definire i contenuti del Piano, oltre che la programmazione ed il monitoraggio degli obiettivi in esso individuati.
Ritornando alla simpatica “cassetta degli attrezzi” riportiamo di seguito un primo elenco degli arnesi che il ministro Dadone ha inserito nella sua “lista” (cioè nelle linee guida):
• Flessibilità dei modelli organizzativi;
• Autonomia nell’organizzazione del lavoro;
• Responsabilizzazione sui risultati;
• Benessere del lavoratore;
• Utilità per l’amministrazione;
• Tecnologie digitali che consentano e favoriscano il lavoro agile;
• Cultura organizzativa basata sulla collaborazione e sulla riprogettazione di competenze e comportamenti;
• Organizzazione in termini di programmazione, coordinamento, monitoraggio, adozione di azioni correttive;
• Equilibrio in una logica win-win”.
Bene, preso atto di tale documento, assicuriamo ai colleghi che a gennaio non faremo mancare il nostro contributo all’Amministrazione e ci impegneremo affinché questa “cassetta degli attrezzi”, che verrà data in dotazione ai dirigenti, possa contenere anche altri importanti attrezzi utili ai lavoratori.
Roma, lì 18 dicembre 2020
Segretario Generale
(Claudia Ratti)