FLASH 2021 N.6 – POLA… CONFINTESA NON CI STA


In questi giorni è stato pubblicato sul sito dell’Agenzia, il POLA.  In ossequio al dettato normativo e specificatamente all’art. 263 del DL 34 del 19 maggio 2020 (successivamente convertito in Legge 77/2020) l’Agenzia da predisposto il Piano Organizzativo del Lavoro Agile. Come previsto dalla legge, successivamente in 24 marzo 2021, ha sentito (?) le OO.SS..

Confintesa dissente dalle modalità dell’incontro e da quanto rappresentato dall’Amministrazione, per questo motivo vigilerà sugli sviluppi della questione, ad ogni livello.

Il POLA influenzerà non solo lo svolgimento dell’attività lavorative, ma anche la vita quotidiana per la stragrande maggioranza delle lavoratrici e lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, per questo motivo avremmo preferito essere ascoltati e non, sentiti! 

Per di più non siamo certo solo noi a dirlo.  La stessa Agenziaafferma, “Se infatti, l’implementazione del lavoro agile richiede un ripensamento dei modelli organizzativi in essere, detto ripensamento non può prescindere dal contributo offerto dalle OOSS”. Di fatto ci sente. Il compitino è svolto.

Dunque, come prevede la norma legislativa nessun margine di confronto sul tema. Tuttavia avremo modo di dimostrare all’Agenzia quanto sarebbe stato congeniale un confronto aperto.

Sicuramente molti nodi saranno sciolti con il rinnovo del CCNL e se il ministro Brunetta, con il quale ci confronteremo apertamente, con trasparenza e sul tavolo preposto, tramuterà in fatti concreti quelli che sino ad oggi sono solo buoni propositi, con il nostro serio e costruttivo contributo, potrebbe prospettarsi una stagione di maggior tepore per i colleghi. Al momento registriamo l’ennesimo disinteresse dell’Agenzia nei confronti dei propri dipendenti. Nell’incontro del 24 marzo u.s., non avrebbe guastato anche un solo cenno di apprezzamento. Invece, nulla. Riteniamo lecito aspettarsi, insieme alla presentazione del POLA, un impegno concreto dell’Amministrazione, rispetto ad un “ristoro” per le famiglie dei propri dipendenti. I nuclei familiari hanno visto cambiare la destinazione d’uso delle proprie abitazioni, trasformate in ufficio, pur non avendone le caratteristiche. Insieme alla pianificazione del Lavoro Agile per il prossimo triennio, sarebbe stato un bel segnale di attenzione, che avrebbe testimoniato un salto di qualità (discontinuità) nei rapporti sindacali e nella considerazione del personale. 

Fuor di dubbio siamo quelli del “posto fisso e dello stipendio assicurato”, ma altrettanto indubbiamente non siamo i co-finanziatori dell’Ente. Le donne e gli uomini dell’Agenzia delle Entrate che, da più di un anno, lavorano in remoto guardano ai propri bilanci familiari con preoccupazione. Se all’inizio del momento emergenziale la modalità semplificata di lavoro agile era comprensibile, ora non lo è più, anzi è quasi insostenibile. Buoni pasto, surplus dei consumi energetici, idrici, consumi telefonici, di fatto, sono argomenti su cui l’Agenzia non è interessata. I fatti lo dimostrano. Confintesa è fortemente contraria a questa linea aziendale ed oltre a rivendicare sino all’ultimo le sacrosante aspettative dei lavoratori, si farà carico di mantenere un focus sempre acceso sul pregresso direttamente con l’Agenzia delle Entrate ed anche in sede di rinnovo contrattuale. Non sappiamo quando vedrà la luce il CCNL 2019-2021, e visto che l’Agenzia delle Entrate continua ad usufruire della corrente elettrica e della connessione internet del personale, un riscontro dovrà esserci.  Lo dobbiamo alle famiglie dei nostri colleghi. Mentre nel POLA l’Agenzia orgogliosamente illustra le dotazioni informatiche e telefoniche, noi riceviamo le segnalazioni dei colleghi che pur avendone fatto richiesta, non ricevono alcunché. 

Come stanno le cose??

Altri due elementi sono indispensabili da affrontare: la Performance ed il Coworking.➢ Performance: il futuro, quasi immediato, del salario accessorio. Ma davvero l’agenzia non vuole affrontare l’argomento?? Noi Confintesa si, eccome!!!. Dal 2020 ad oggi il personale ha lavorato in condizioni inusuali. Privo di stampante, in assenza di adeguate postazioni di lavoro ergonomiche, magari condividendo il PC in famiglia, con dotazioni informatiche, monitor in particolare, che non si prestano allo svolgimento di ore di attività lavorativa. Come e chi valuterà la performance di questi mesi?➢ Coworking: l’Amministrazione, secondo il POLA, intende ridurre il numero degli uffici avviando una campagna di accorpamento di sedi di lavoro. Se può starci bene una razionalizzazione della spesa, certi di un ritorno nelle tasche di noi contribuenti, possiamo pure ipotizzare che l’eventuale operazione di accorpamento selvaggio si consumi sulla pelle (tasche) dei colleghi. 

Confintesa ha una proposta, auspicando che sia condivisa.

Chiederemo all’Agenzia di avviare un’interlocuzione con gli Enti Locali, per individuare spazi, magari inutilizzati dall’amministrazione comunale, provinciale, regionale, che possano essere messi a disposizione del personale che, aderendo volontariamente, si sgraverebbe dall’utilizzare le proprie abitazioni e tutto quanto sopra riportato, riducendo le percorrenze con i mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Non tutti i dipendenti vivono in centro città. In ogni comune ci sono stanze inutilizzate, che potrebbero essere condivise con altri dipendenti pubblici, magari anche con quelli dell’Agenzia. Siamo convinti che si tratterebbe di una svolta epocale a vantaggio dell’immagine dell’amministrazione, dei lavori, della collettività. Confintesa non esiterà, con forza, a percorrere questa strada.

È un percorso tortuoso, un territorio inesplorato per tutti, ma Confintesa non esiterà a percorrerlo, sempre proiettata nella ricerca del benessere lavorativo dei lavoratori.

Roma, 24 Aprile 2021

Il vice coordinatore
Salvatore Spina

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