CONFINTESA DISPONIBILE A SOTTOSCRIVERE LA REGOLAMENTAZIONE SUL LAVORO A DISTANZA

Il 18 settembre 2023 si è tenuto l’incontro in Direzione Centrale per la prosecuzione del confronto relativo ai seguenti argomenti all’ordine del giorno:

  • definizione dei criteri per la regolamentazione del lavoro a distanza (Smart working, Telelavoro e Coworking) di cui e all’ art. 5, comma 3, lett. g) del CCNL 2019-2021;
  • posizioni organizzative e professionali di cui all’art. 15 del CCNL;
  • sottoscrizione definitiva del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulle Famiglie professionali.

Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno, l’Agenzia ha illustrato il contenuto della nuova
proposta che, rispetto alla prima versione presentata alle OOSS l’8 giugno 2023, recepisce alcune modifiche sostanziali richieste da Confintesa FP, discusse sia al tavolo di contrattazione sia avanzate con una proposta inviata via mail.

In particolare Confintesa FP aveva chiesto:
1) l’abolizione del criterio di alternatività degli istituti tra lavoro agile e Coworking;
2) una maggiore flessibilità nella fruizione dell’istituto del lavoro agile in termini di giorni mensili e settimanali al fine di non snaturare le finalità per le quali l’istituto è stato introdotto dalla legge
(conciliazione vita lavoro);
3) l’accesso al lavoro agile per tutto il personale;
4) la reintroduzione dei profili orari;
5) la previsione del buono pasto o in alternativa un rimborso spese forfettario per le utenze sostenute dai colleghi in particolare quelle relative alla rete internet.

Per quanto riguarda i primi tre punti, oggetto delle nostre rivendicazioni, riconosciamo lo sforzo dell’amministrazione di aver modificato la bozza originaria accogliendo e recependo le nostre proposte. Sul punto 4 e 5, invece, abbiamo notato una chiusura “a priori” non essendoci state fornite sufficienti motivazioni sia al fatto che non possano essere reintrodotti i diversi profili orari sia al fatto che non sia possibile avere riconosciuto il buono pasto/rimborso spese.

Confintesa FP è comunque favorevole alla sottoscrizione del documento definitivo relativo alla Regolamentazione del Lavoro Agile, secondo l’ultima bozza pervenuta, che contiene alcune nostre importanti rivendicazioni recepite e accolte favorevolmente dall’Agenzia.
Tuttavia, chiederemo che in fase monitoraggio dell’applicazione dei nuovi istituti siano appositamente monitorati e quantificati i risparmi ottenuti dalla mancata erogazione dei buoni pasto affinché questi “tornino nelle tasche dei lavoratori” sotto forma di rimborso spese.

Anche per quanto riguarda il co-working ci riteniamo soddisfatti della regolamentazione che prevede due forme di lavoro delocalizzato. Una in ambito provinciale e regionale e l’altra in ambito interregionale.

La riunione si è conclusa senza poter esaminare gli altri punti all’ordine del giorno in quanto l’Agenzia ha ritenuto molte osservazioni di parte sindacale come un “ritorno al punto di partenza”.
Confintesa FP esprime sin d’ora la volontà di sottoscrivere il documento sul Lavoro a distanza per le ragioni espresse e ritenendo di agire per il bene dei lavoratori.

Dopo tre anni di esperienza maturata con queste modalità operative ci aspettavamo sicuramente un maggiore coraggio da parte dell’amministrazione. Tuttavia riteniamo che il presente accordo possa ritenersi assolutamente equilibrato nel soddisfare le diverse esigenze manifestate tra le parti.

Riteniamo che le richieste avanzate unitariamente dalle altre sigle sindacali siano nella sostanza irrilevanti ed espongano al rischio che le stesse possano subire una battuta d’arresto e, con esse, anche tutto il processo di costruzione mentale avviato faticosamente tre anni fa affinché tutti, lavoratori ed amministrazione, divenissimo coscienti che il lavoro a distanza, affiancato a quello in presenza, sia la normale prassi lavorativa e non una forma di concessione “calata dall’alto”. Anzi, a nostro avviso, è probabile ritenere che lo smart working rappresenti la naturale evoluzione anche verso il superamento del “telelavoro” che, in quanto modalità più rigida rispetto allo smart, rappresenta una forma di lavoro agile meno apprezzata dai lavoratori.

Lavoro in presenza, smart working, co-working e telelavoro, in definitiva, sono semplicemente modalità alternative di espletare la propria attività lavorativa che guardano verso un’unica meta: cioè garantire i servizi al cittadino e assicurare il raggiungimento degli obiettivi richiesti dall’amministrazione.

Non è il momento di fare il tiro alla fune ma di gettare acqua sulla fune affinché “si porti a casa” il risultato: la regolamentazione dei nuovi istituti del lavoro a distanza a regime ed un costante monitoraggio sulla declinazione operativa degli stessi negli uffici al fine di apportare quei correttivi migliorativi capaci di rendere il disciplinare sullo smart working il migliore possibile.

Ci auguriamo, infine, che riprenda al più presto il confronto per proseguire con gli argomenti all’ordine del giorno rimasti in sospeso.


IL COORDINATORE NAZIONALE
Salvatore Antonio Spina

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