ATTIVITA’ SINDACALE  2023 CONSIDERAZIONI e VALUTAZIONI 

Innanzitutto, non si può fare a meno di considerare che indugi e rinvii fanno solo perdere tempo prezioso.
È vero che le questioni da discutere e definire al tavolo sindacale sono sempre tante e complesse, ma è proprio per questo motivo che bisogna lavorare incessantemente, evitando inutili perdite di tempo.
Invece, ogni volta che c’è da definire qualcosa di importante per i Lavoratori, la situazione si ripete: quando si contratta la ripartizione del fondo risorse decentrate e sistematicamente il salario accessorio viene pagato ai lavoratori con almeno 2 anni di ritardo. Ha vissuto un parto difficile anche l’accordo sulle famiglie professionali e l’abbiamo scritto nel comunicato del 21 aprile.
Confintesa FP ha proposto e ottenuto alcune modifiche alla proposta della Parte pubblica, ed era pronta a sottoscriverla. Mentre le altre Sigle si sono ritirate, apparentemente senza un motivo comprensibile. Dopo qualche mese anche loro hanno realizzato che, trattandosi di un adempimento obbligatorio previsto all’art.13 del CCNL, senza la contrattazione integrativa non si sarebbe potuto dare corso né ai passaggi fra le aree, né alle progressioni economiche con il nuovo sistema di classificazione.
Altro tempo prezioso è stato perso in occasione della definizione del disciplinare sulla regolamentazione del lavoro a distanza.
Se in principio noi siamo stati molto critici sulla prima bozza proposta dalla Parte pubblica, successivamente, dopo che sono state accolte alcune nostre proposte e apportate diverse modifiche al documento abbiamo realizzato che lo stesso costituiva una buona base di partenza.
Fino all’ultima riunione il nostro approccio è stato sempre collaborativo, e anche successivamente abbiamo presentato le nostre proposte sui profili orari.
Noi ci abbiamo messo il nostro impegno, senza alzare barricate, perché consapevoli che l’organizzazione del lavoro non è materia di contrattazione.
Confintesa FP avrebbe voluto modificare ulteriormente il documento.
Ma quando ci siamo resi conto che nel management dell’Agenzia non c’era più la volontà di farlo, abbiamo dato la disponibilità per la sottoscrizione, comunque, dello stesso. E di questo abbiamo anche riferito nel nostro Comunicato del 21 settembre.
Dopo che si è arrivati alla rottura delle trattative, le altre sigle hanno indetto uno stato di agitazione, ma senza successo, per cui successivamente hanno indetto assemblee su tutto il territorio nazionale. E per coinvolgere più lavoratori possibili hanno tirato in ballo il fatto che bisognava chiedere al Governo di modificare la normativa disposizioni sul finanziamento degli incentivi al Personale, che da circa un decennio costituisce un vincolo per l’erogazione degli incentivi stessi.
Come spesso accade, nel corso di assemblee di questo tipo emergono una serie di criticità che conosciamo tutti, ma che, se poi non vengono suffragate dai fatti, restano solo parole.
Quindi, senza indugi ma con una sana premura vorremmo trovarle insieme queste soluzioni, per garantire a ogni lavoratore le migliori condizioni, perché questo è il nostro compito.
E questo è ciò che loro si aspettano da noi:
Garantire il benessere lavorativo;
Monitoraggio stress da attività correlate;
Migliori condizioni di microclima sui luoghi di lavoro;
Progressioni economiche;
Passaggi fra le aree;
Attivazione della quarta area.
Saranno queste, per Confintesa FP, le sfide per il 2024.
In questi giorni è arrivata l’attesissima notizia che l’Amministrazione ha pubblicato con un atto unilaterale il disciplinare sul lavoro a distanza e le istruzioni operative per accedervi.
A nostro giudizio questo disciplinare è migliore di quello attuale.
In fase di sottoscrizione del verbale noi di Confintesa FP con una nota abbiamo chiesto di monitorare con la massima trasparenza le modalità attuative del lavoro agile per garantire a tutti la possibilità di fruire di queste nuove modalità lavorative e di conoscere i risparmi di spesa.
Il nostro successo è la vostra fiducia Confintesa FP Augura a tutti Voi un Felice anno nuovo.

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