Buoni pasto: un servizio da 500 milioni di euro che … sta collassando!!!!! Confintesa FP proclama lo stato di agitazione per le REGIONI CAMPANIA E MOLISE

Già nei nostri  precedenti comunicati abbiamo dato voce, con non poca preoccupazione, agli allarmi che provenivano da più parti sociali sullo stato comatoso del sistema dei buoni pasto, la cui inefficienza come sempre la  pagano i Lavoratori; ultimi di tanti, i colleghi della Campania e del Molise che si ritrovano sprovvisti dei buoni pasto da circa 7 mesi, a seguito del fallimento della Qui!Group, con evidente lesione del diritto alla mensa e conseguente risarcimento del danno sin qui subito.

Ma il problema è di carattere nazionale e merita una riflessione più ampia; più parti lanciano allarmi che da mesi cadono nel vuoto nel silenzio assordante di istituzioni e politica. La realtà è che da Nord a Sud per tutto lo stivale i buoni pasto valgono sempre meno e pochi negozi li accettano.

Dicono dal Fipe (federazione italiana pubblici esercizi): “in questi ultimi anni sono stati numerosi gli interventi normativi per mettere argine alle innumerevoli distorsioni del mercato, ma occorre prendere atto che nessuno è stato risolutivo e che, al contrario, il sistema continua a peggiorare”.

Il recente fallimento di Qui!Group (in debito di oltre 200 milioni di euro verso 23mila aziende coinvolte nel settore) è l’ultimo tassello di un sistema distorto che scarica sugli utilizzatori finali, i Lavoratori, disservizi e aggi vari che di fatto costituiscono una vera e propria tassazione occulta!!!!

Confintesa chiede un urgente incontro con l’On. Luigi Di Maio, vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, per la rifondazione di un sistema che ormai è al collasso e privo di una regolamentazione efficace .

Basta con gare di appalto al ribasso che non guardano alla qualità del servizio ma solo al risparmio cieco. Introduciamo un sistema rigoroso di rating di affidabilità per le società emettitrici!!!

Siamo aperti al confronto e al contributo di tutte le parti coinvolte, ci auguriamo che,  in un mercato che muove 500 milioni di euro, uomini di buona volontà che vogliano portare un fruttuoso contributo non mancheranno: noi ci siamo come sempre!!!!

Coordinamento Nazionale

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